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L’educazione alimentare? Fin dalla scuola primaria

L'importanza di una corretta alimentazione va insegnata fin dalla tenera età. Questo apporterà una conoscenza del mondo del cibo, oltre che essere una risorsa per il benessere fisico e nella lotta contro gli sprechi

di Enrico Derflingher
presidente Euro-Toques
 
23 settembre 2023 | 09:30

L’educazione alimentare? Fin dalla scuola primaria

L'importanza di una corretta alimentazione va insegnata fin dalla tenera età. Questo apporterà una conoscenza del mondo del cibo, oltre che essere una risorsa per il benessere fisico e nella lotta contro gli sprechi

di Enrico Derflingher
presidente Euro-Toques
23 settembre 2023 | 09:30
 

Con l’inaugurazione, il mese scorso, dell’anno scolastico è tornato a galla un pensiero che Euro-Toques sta coccolando da tempo. Il tema è sempre quello dell’educazione alimentare, un punto fermo per edificare un futuro più consapevole e sostenibile, nel senso più compiuto del termine, per tutti. Soprattutto per le generazioni che verranno. È da tempo che ci battiamo per promuovere l’educazione gastronomica per invogliare i consumatori verso un’alimentazione equilibrata, che significa anche una lotta senza quartiere contro gli sprechi.

 L’educazione alimentare? Fin dalla scuola primaria

L'importanza di puntare sull'educazione alimentare fin dall'infanzia

Ma allora, tornando all’anno scolastico, perché non iniziare subito, con i bambini? L’educazione alimentare potrebbe diventare una materia scolastica, un’ora alla settimana, come la lezione di educazione fisica. Quella alimentare, se ben guardiamo, ha anche notevoli analogie con lo stato di forma e si rivela un ulteriore supporto al contrasto ad un rapporto con il cibo senza regole, sia in eccesso che per difetto.

Bene.Il nostro progetto nel cassetto, che peraltro stiamo portando avanti in Europa, nel nostro Paese si potrebbe sviluppare fin dalla prima infanzia, spiegando ai bambini cosa si mangia, come si mangia, la cultura degli alimenti, i loro abbinamenti più salutari e quelli da evitare.

Si porterebbero avanti in questo modo più fronti, a partire dal benessere fisico, figlio di una corretta nutrizione, fino alla conoscenza e allo sviluppo delle filiere: una spinta all’economia che verrebbe dai bambini! Come docenti si potrebbero alternare i cuochi, che donerebbero la loro cultura e le esperienze professionali ai bambini, che magari nel futuro potrebbero essere attratti da questo mondo. Basta incominciare a seminare. Al di là delle proiezioni, immaginiamo lezioni non solo teoriche, ma anche pratiche, giocose e gioiose. La cultura alimentare se parte da lontano diventa un albero dai mille rami. Questi bambini diventeranno madri e padri e a loro volta trasmetteranno valori e daranno il loro contribuito allo sviluppo di una società migliore e più sana, nel fisico come nella mente.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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