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La pastiera rivisitata in 12 versioni da 12 maestri pasticceri per Natale

I maestri, invitati da Mulino Caputo all'Hotel Vesuvio di Napoli, hanno reinterpretato la pastiera napoletana, offrendo creazioni uniche e deliziose in vista delle feste di Natale

 
20 novembre 2024 | 17:06

La pastiera rivisitata in 12 versioni da 12 maestri pasticceri per Natale

I maestri, invitati da Mulino Caputo all'Hotel Vesuvio di Napoli, hanno reinterpretato la pastiera napoletana, offrendo creazioni uniche e deliziose in vista delle feste di Natale

20 novembre 2024 | 17:06
 

Quella dolce dozzina! Proprio così, dodici maestri pasticceri chiamati a raccolta da Mulino Caputo, hanno dato vita ad altrettante interpretazioni della pastiera, uno dei più rappresentativi dolci delle feste. Elegante, di spiccata pregevolezza estetica e di grande funzionalità, il luogo: al primo piano dell'Hotel Vesuvio, sul lungomare di Napoli. Il fastoso salone, le cui vetrate offrono la vista del Castel dell'Ovo, inebriava i competenti ed appassionati presenti con i deliziosi profumi di fior d'arancio e cannella.

La pastiera rivisitata in 12 versioni da 12 maestri pasticceri per Natale

I dodici maestri pasticceri invitati da Mulino Caputo all'Hotel Vesuvio di Napoli

«Abbiamo voluto portare sulle tavole di Natale un dolce che, a Napoli, amiamo immensamente, chiedendo a questi grandi Maestri pasticceri di esprimersi nella loro artigianalità e creatività, per la reinterpretazione della pastiera - ha dichiarato Antimo Caputo, amministratore delegato del mulino napoletano. E il risultato è stato entusiasmante: forme, colori, sapori, consistenze e persino temperature diverse ci hanno regalato versioni inedite di un dolce tradizionale, dimostrando l'estrema versatilità della nostra pasticceria».

Mulino Caputo, i 12 maestri pasticceri che hanno rivisitato la pastiera napoletana

Raccontiamo di questa dolce dozzina.

  • Ciro Poppella dell'omonima pasticceria napoletana, ha fatto degustare “La regina di Napoli”: una base alla frolla, arricchita di cioccolato bianco.
  • La resident pastry chef, Giustina Brasiello, ha presentato un “Morbido di pastiera”: una crema di pastiera, sovrastata da un crumble croccante alla cannella e finita da uno strato di gelée all'arancia.
  • Luigi Biasetto, arrivato per l'occasione a Napoli da Padova, ha consacrato l'unione tra Nord e Sud, fondendo i sapori caratteristici del dolce napoletano con quelli della pasticceria veneta, creando il primo pandoro al gusto di pastiera.
  • Dalla bellissima Ischia, l'isola verde, recente vincitore della seconda edizione del contest "Un dolce per Ischia", è arrivato Luigi Di Meglio, pasticciere de La Dolce Sosta, che ha proposto una monoporzione di pasta frolla alle nocciole avellinesi, con mousse di ricotta, grano cotto, millefiori, inserto di gelée di arancia e meringa all'italiana.
  • Marco Infante, quarta generazione dell'azienda di famiglia, mente creativa degli store Leopoldo e Casa Infante e amante delle commistioni e delle “sintesi dolciarie”, ha dato vita ad una Cassata Sbagliata: una cassata farcita con crema di ricotta di Piana degli Albanesi, profumata ai fiori d'arancio e ricoperta con pasta frolla.
  • Mario Di Costanzo, della Patisserie Di Costanzo di Napoli, ha risposto all'invito dei "Dolci delle feste" con una monoporzione: una base di crumble all'arancia, sormontata da un inserto di pastiera napoletana, mousse di ricotta e gel di arancia e vaniglia.

  • Michele Cannavacciuolo, pastry chef de La Torre del Saracino di Vico Equense, ha fatto svettare sul suo tavolo “Zagara”: un “bocciolo” di mousse di pastiera con gelée di agrumi, ricoperta di meringa.
  • Pasquale Pesce, della Pasticceria Pesce 1896 di Avella (Av), recentemente premiato nel corso del "Campionato del mondo del panettone", ha presentato una rivisitazione dedicata alla principessa di Nerola, Anna Maria Tremoille, innamorata dell'essenza dei fiori d'arancio: una frolla croccante al burro, con ripieno di ricotta di pecora, grano cotto e panna, aromatizzato con essenza di fiori d'arancio e completato con una glassa di cioccolato al latte.
  • Da Piaggine, nel Salernitano, dove gestisce la Pasticceria Agricola cilentana, Pietro Macellaro ha deliziato con il suo “Profumo di Pastiera”: un lievitato farcito con crema ai fiori d'arancio.
  • Il decano dei pasticceri, Sabatino Sirica, della “Pasticceria Sirica” di San Giorgio a Cremano, ha dato alla sua pastiera tradizionale, realizzata con ricotta di qualità, grano, arance grattugiate e bacche di vaniglia, la forma di un beneaugurante albero di Natale.
  • Sal De Riso, rinomato pasticcere del Sal De Riso Costa d'Amalfi, ha portato in degustazione una pionieristica Pastiera da passeggio, in un originale omaggio allo street food partenopeo: un semifreddo in stecco, rivestito da cioccolato profumato ai fiori d'arancio e crumble di pasta frolla. Tra i tributi alla pastiera firmati da De Riso, anche una monoporzione di “Soffiato di Pastiera” e il Pandorato: pastiera soffice lievitata, farcita con grano alla cannella e cubetti d'arancia e accompagnata da una crema di ricotta profumata all'arancia, già pronta all'uso nella sac à poche presente nella sua confezione.
  • Salvatore Capparelli, della Pasticceria Salvatore Capparelli di Napoli, ha portato in degustazione una base di pasta frolla con roccocò sbriciolato, farcita con crema di ricotta di pecora, mandarino e bavarese a gusto pastiera.

Una talentuosa dolce dozzina che alacremente lavora, mettendoci competenza e passione, così contribuendo a ché le feste siano per tutti noi serene e ghiottamente gioiose.

Questionario di categoria “Professione Cuoco - mestiere usurante”

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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