Sono oltre 170 gli studenti che si sono iscritti all’Istituto Superiore Erminio Maggia di Stresa (Vb) per l’anno scolastico 2024/25. Il più alto numero di iscritti è stato registrato, come sempre, al corso di Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera, mentre il Liceo Linguistico conferma la doppia sezione e «un buon riscontro» lo si registra anche per il nuovo corso quadriennale del tecnico turistico, nonostante la sperimentazione sia stata autorizzata poco prima dell’apertura delle iscrizioni. Anche il corso professionale triennale ha attirato ragazzi e ragazze a Stresa, desiderosi di diventare i futuri operatori della ristorazione.
Gli studenti del Maggia
Maggia: quattro corsi di studio, un unico obiettivo
Quattro sono infatti gli indirizzi attivati dall’istituto alberghiero: liceo linguistico + cultura enogastronomia e del territorio, enogastronomia e ospitalità alberghiera (cucina, sala bar, accoglienza), operatore della ristorazione (qualifica triennale di formazione professionale) e tecnico per il turismo quadriennale (progetto approvato da poche settimane dal ministero dell’Istruzione e del Merito, in partenza proprio dal prossimo anno scolastico) o quinquennale. Premiato lo scorso anno dal ministero dell’Istruzione e del Merito come miglior istituto alberghiero d’Italia, il Maggia è frequentato da studenti provenienti perlopiù da Piemonte e Lombardia, precisamente dalle province di Verbania, Novara, Varese e Milano.
«Sono contento perché è il premio per il lavoro di tanti. Ogni giorno docenti, personale A.T.A. e studenti fanno del loro meglio per il Maggia, siamo tutti orgogliosi di questo risultato. Avviare due indirizzi di studio nonché una sperimentazione quadriennale in tre anni è qualcosa di straordinario», commenta Fiorenzo Ferrari, dirigente scolastico della scuola, al suo quinto anno a Stresa. Ferrari quindi spiega: «Siamo orientati all’ospite. Abbiamo portato la parte laboratoriale ad essere concreta: si cucina per qualcuno, non si tratta più di una simulazione di lavoro, ma di una esperienza lavorativa vera». Il Maggia, inoltre, ospita al suo interno "Le Leve eduristorante", il ristorante didattico gestito dagli studenti, un’esperienza per loro unica e formativa in cui possono fin da subito sperimentare il lavoro in cucina, sala e accoglienza.
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Una classe dell'Istituto Maggia
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Gli studenti del Maggia in cucina
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Un laboratorio all'Istituto Maggia
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Primo istituto alberghiera italiano, nato nel 1938, il Maggia è da sempre «un riferimento per chi vuole intraprendere un percorso formativo d’eccellenza nel settore dell’enogastronomia, dell’ospitalita` alberghiera e del turismo» (come ricordano dalla scuola), tanto che anche il vice ministro al Turismo uruguaiano, Remo Monzeglio, ha studiato a Stresa. «Quando tante famiglie scelgono una scuola – aggiunge il dirigente scolastico – significa che la scuola è accogliente e insclusiva».
Istituti alberghieri: studenti al centro e lavoro in rete
Per Ferrari, però, si tratta di un lavoro e di un risultato che vanno inseriti in un contesto più ampio, fatto di una rete che lavora per un fine comune che è quello di alzare l’asticella della formazione alberghiera in Italia: «Non ho il dato complessivo sulle iscrizioni alle altre scuole alberghiere, ma in generale mi paiono piuttosto stabili in Italia. Non dobbiamo pensare solo al risultato del Maggia, ma cerchiamo di stare in comunicazione con gli altri istituti e lavoriamo in rete grazie al ruolo giocato da Re.Na.I.A., la rete nazionale degli istituti alberghieri».
Il dirigente scolastico del Maggia quindi prova a dare la ricetta per rendere sempre più attrattivi gli istituti alberghieri: «Credo che al centro debba esserci il protagonismo degli studenti: devono essere attivi, non stare solamente a vedere qualcuno che parla o a cimentarsi con preparazioni ripetitive. La chiave è la centralità dello studente: se si sente al centro, è contento. E fa iscrivere anche gli amici».