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Mozzarelle, dalla “blu” alla “rosa” Due casi nel Pavese e a Senigallia

Una è stata segnalata nelle Marche, a Senigallia (An): la colorazione potrebbe essere però stata provocata da un batterio presente nel frigorifero. La seconda confezione è stata invece venduta a Cigognola, in provincia di Pavia, ed è una mozzarella per pizza prodotta dalla ditta Fratelli Carmignani

26 agosto 2010 | 14:56
Mozzarelle, dalla “blu” alla “rosa” Due casi nel Pavese e a Senigallia
Mozzarelle, dalla “blu” alla “rosa” Due casi nel Pavese e a Senigallia

Mozzarelle, dalla “blu” alla “rosa” Due casi nel Pavese e a Senigallia

Una è stata segnalata nelle Marche, a Senigallia (An): la colorazione potrebbe essere però stata provocata da un batterio presente nel frigorifero. La seconda confezione è stata invece venduta a Cigognola, in provincia di Pavia, ed è una mozzarella per pizza prodotta dalla ditta Fratelli Carmignani

26 agosto 2010 | 14:56
 

è di colore rosa l'ultima mozzarella 'anomala” segnalata alle autorità sanitarie di Senigallia. è  stata acquistata da una famiglia umbra presso il punto vendita di una catena tedesca il 18 agosto scorso.

Secondo quanto è stato accertato dagli operatori dell'Asur, la confezione è stata aperta due giorni dopo e la mozzarella, che appariva perfettamente conservata, consumata solo in parte; il resto del prodotto è stato conservato in frigorifero per altri tre giorni.

Quando è stato ripreso, il pezzo di mozzarella aveva assunto la colorazione rosa. A quel punto sono partite le analisi dell'Istituto zooprofilattico umbro-marchigiano, che verranno rese note nei prossimi giorni, ma sembra accertato che a modificare la colorazione della mozzarella sia stato un batterio del frigorifero.



«La famiglia ha comprato la mozzarella il 18 agosto - ha spiegato Giorgio Graziosi, dirigente veterinario del Asur Zt 4 - ne ha mangiata una metà il 20 per poi conservarla in un'altra vaschetta. Quando lunedì è andato a riprenderla la mozzarella era diventata rosa. è  probabile che si tratti dell'azione di un batterio, ma non possiamo sapere se questi provengano dal frigorifero».

Nel frattempo, dall'Asur hanno confermato che sono state 500 le confezioni di mozzarelle vendute in quel supermercato tra il 18 e il 23 agosto e che non ci sono state segnalazioni anomale se non quella proveniente dalla famiglia umbra. «Non c'è motivo per cui allarmarsi - ha osservato Graziosi - è bene che le persone sappiano che possono continuare a mangiare tranquillamente le mozzarelle».

Un caso simile di mozzarella dalle sfumature di colore rosa è accaduto anche il 21 agosto a Cigognola, in provincia di Pavia. A trovarla Massimiliano Preti, un bancario di Santa Giuletta (Pv). Il formaggio incriminato è una confezione da 400 grammi di mozzarella da pizza prodotta dalla ditta Fratelli Carmignani, acquistata il 10 agosto e conservata correttamente in frigo: uno dei marchi appartenenti al gruppo Alival di Ponte Buggianese (Pt). L'Asl di Pavia ha preso in consegna la mozzarella rosa, che ora sarà analizzata per scoprire la natura del colore e la sua eventuale pericolosità.

«Giovedì sera - ha raccontato Preti a La Provincia pavese - io e mia moglie volevamo fare la pizza in casa. Ho preso dal frigo una confezione di mozzarella e l'ho aperta. Mentre la tagliavo per metterla sull'impasto, ho visto comparire delle macchioline rosse sulla superficie. Poi una parte della mozzarella ha assunto una colorazione rosa. Il mio primo impulso è stato quello di buttare via tutto e aprire un'altra confezione, di marca diversa, che avevo nel frigo. Poi ho pensato che potevano esserci dei pericoli per la salute pubblica e che era mio dovere segnale il fatto alle autorità sanitarie. Qualcuno, infatti, avrebbe potuto acquistare un'altra confezione di mozzarella di quel tipo e non accorgersi di nulla. E dire che avevo scelto la Carmignani proprio perché avevo scoperto che la marca che prendevo di solito ora viene prodotta in Slovacchia: pensavo che sarei stato più sicuro con un prodotto italiano».

«Noi siamo solo i rivenditori - precisa il direttore dell'IperDì di Cigognola, dove la mozzarella è stata qcquistata - ma possiamo dire che la Alival, con i suoi marchi, è una ditta molto seria. Non abbiamo mai avuto problemi del genere con i suoi prodotti. A scopo precauzionale abbiamo comunque ritirato dai banchi-frigo le altre confezioni. Anche se, essendo passata una settimana, si trattava di una nuova fornitura e non di quella da cui proveniva il formaggio sequestrato. L'Asl ha aperto diverse confezioni, che verranno analizzate. Al primo esame di gusto, odore, aspetto visivo, consistenza, non c'erano comunque anomalie di sorta».


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