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Sì di Galan alla targa di qualità per i ristoranti italiani all’estero

Sull'introduzione di una targa che certifichi non solo la qualità della gastronomia italiana nel mondo ma che garantisca l’uso di prodotti italiani, il ministro delle Politiche agricole ha espresso parere favorevole. Soddisfatto Antonio Razzi, il deputato di Noi Sud che aveva presentato la proposta

di Maria Passera
10 febbraio 2011 | 16:18
Sì di Galan alla targa di qualità per i ristoranti italiani all’estero
Sì di Galan alla targa di qualità per i ristoranti italiani all’estero

Sì di Galan alla targa di qualità per i ristoranti italiani all’estero

Sull'introduzione di una targa che certifichi non solo la qualità della gastronomia italiana nel mondo ma che garantisca l’uso di prodotti italiani, il ministro delle Politiche agricole ha espresso parere favorevole. Soddisfatto Antonio Razzi, il deputato di Noi Sud che aveva presentato la proposta

di Maria Passera
10 febbraio 2011 | 16:18
 



Il deputato di Noi Sud Antonio Razzi (nella foto a destra) ha espresso soddisfazione per la risposta favorevole ricevuta dal ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Giancarlo Galan (nella foto a sinistra) alla sua interrogazione per l'introduzione della 'targa di qualità e provenienza” per la ristorazione italiana all'estero.

Giancarlo Galan«Al riguardo non posso che convenire con l'on. interrogante nel ritenere che anche i ristoranti italiani all'estero rappresentino una risorsa estremamente importante per il sostegno agroalimentare italiano e, più in generale, dell'immagine e dell'offerta turistica e culturale dell'Italia nel mondo», ha affermato Galan in merito alla proposta di introduzione di una targa che certifichi non solo la qualità dei piatti e della gastronomia italiana nel mondo, ma che garantisca l'uso di prodotti esclusivamente italiani.

«Il riconoscimento per le ditte italiane di ristorazione all'estero - ha aggiunto il Ministro - certificherà qualità e provenienza delle componenti gastronomiche a fine di incentivare ed incrementare le esportazioni dei prodotti italiani all'estero».

Di seguito riportiamo integralmente l'interrogazione parlamentare di Antonio Razzi al ministro Galan.
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Per sapere - premesso che:

  • Antonio Razzial fine di dare una indicazione ufficiale sulle imprese di ristorazione italiana nel mondo che ne certifichi non solo la qualità del prodotto finito ma che soprattutto garantisca l'uso di prodotti esclusivamente italiani, sarebbe opportuno istituire una «targa di qualità e provenienza dei prodotti gastronomici italiani» che venga rilasciata dal Ministero interrogato;
  • meritevoli di tale riconoscimento dovrebbero essere quelle ditte di ristorazione italiane in tutto il mondo dislocate che dimostreranno di usare solo ed esclusivamente materie prime italiane per il loro esercizio;
  • per quelle realtà di ristorazione già sul mercato ed in esercizio basterà accludere alla domanda le fatturazioni dell'ultimo anno dalle quali evincere l'approvvigionamento da industrie o rivenditori italiani per i loro menù e per quelle di nuovissima apertura sarà necessario attendere, prima di inoltrare la domanda, un anno di attività;
  • il riconoscimento da parte dello Stato italiano avrà la molteplice funzione di: a) indicatore di qualità per i consumatori stranieri; b) certezza della provenienza delle componenti gastronomiche; c) incentivazione ed incremento alla esportazione dei prodotti italiani all'estero;
  • per quanti otterranno la targa perché saranno stati riconosciuti meritevoli in quanto in possesso dei requisiti richiesti affinché non venga loro revocata, la domanda dovrebbe essere ripresentata unitamente alle prove di acquisto ogni anno al Ministero per accertare la continuità nel tempo dell'uso esclusivo dei prodotti italiani in ristorazione;
  • le realtà detentrici della targa in fase contrattuale con le ditte e le industrie italiane di gastronomia, potrebbero godere di sconti agevolati con la mediazione del Ministero sugli acquisti all'estero dei prodotti gastronomici italiani in maniera da incrementare l'interesse alla propaganda della qualità del Made in Italy nel mondo -
se il Ministro interrogato non ritenga opportuno assumere le iniziative, anche normative, di competenza per l'introduzione di una «targa di qualità e provenienza dei prodotti gastronomici italiani» per i ristoratori  secondo quanto descritto nelle premesse dell'atto.


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