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Festival della ristorazione a Milano Occasione di confronto per i cuochi?

Il Festival internazionale della Ristorazione, che si terrà a Milano il 27 settembre, potrebbe diventare la sede di un confronto tra i cuochi. Un'occasione per proseguire il dibattito relativo alla creazione di un grande gruppo di lavoro, come Emanuele Esposito propone ormai da diversi mesi

 
31 agosto 2011 | 09:46

Festival della ristorazione a Milano Occasione di confronto per i cuochi?

Il Festival internazionale della Ristorazione, che si terrà a Milano il 27 settembre, potrebbe diventare la sede di un confronto tra i cuochi. Un'occasione per proseguire il dibattito relativo alla creazione di un grande gruppo di lavoro, come Emanuele Esposito propone ormai da diversi mesi

31 agosto 2011 | 09:46
 

Si terrà a Milano la prima edizione del Festival internazionale della Ristorazione, in programma a partire dal prossimo 27 settembre, per una tre giorni di incontri e momenti di confronto dedicati al mondo della ristorazione d'eccellenza. Lo aveva già annunciato il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, a margine di una conferenza stampa a Palazzo Visconti lo scorso giugno: l'Italia, dunque, quale sede del gotha della ristorazione internazionale. Quale migliore occasione per confrontarci sulle problematiche del turismo e della ristorazione? Magari sarà la sede giusta per aprire ufficialmente e definitivamente il dibattito sulla creazione di un grande gruppo di lavoro, come si chiede già da diversi mesi.

Il ministro Brambilla non può esimersi in questa occasione, non è più tempo delle orecchie da mercanti, non è più un invito che rivolgo al Ministro, bensì un appuntamento inderogabile. Non ha senso, secondo la mia visione, fare un festival internazionale e non invitare tutte le parti coinvolte in questa grande famiglia. L'unità caro Ministro ha sempre portato buoni frutti, ora lei ha l'occasione per dimostrare che l'Italia della ristorazione e del turismo c'è e vuole esserci con tutto il peso politico e sociale.

Siamo uomini o caporali? I tempi del caporalato sono finiti, le decisioni in un Paese come l'Italia si prendono in democrazia,  lei è responsabile di un grande e vitale dicastero a maggior forza lei deve seguire le opinioni di tutti. è giusto che il ministero del Turismo riconosca e apprezzi il lavoro della grande famiglia della ristorazione, e questo è già un buon inizio per migliorarsi e migliorare le condizioni sia di lavoro sia della valorizzazione stessa del marchio Italia. Sono contrario sì alle targhe e medaglie senza senso, senza un progetto ben definito, e per questo da questa grande occasione noi possiamo certamente approfittare e lavorare per qualcosa di duraturo.

La ristorazione italiana ha problemi, non nascondiamoci, e in questo mi rivolgo anche agli addetti ai lavori. è inutile che facciamo finta che tutto vada bene, chiamiamo le cose con il loro nome. Lei Ministro se è così attenta alle problematiche della ristorazione e del turismo ora può dimostrare che è aperta al confronto e a discutere le problematiche. Faccia di questo festival un punto di partenza per un progetto serio e che non sia solo una tre giorni di complimenti e ringraziamenti. è sì un festival, ma che non diventi il festival comico come siamo abituati a vedere in queste occasioni.



Sicuramente molti, dopo che leggeranno questo articolo, saranno forse stufi e riceverò ancora una volta una valanga di critiche. Certo è la ripetizione in forma diversa ma la sostanza è la stessa dei precedenti articoli. Non mi fermo e non mi fermeranno, batterò il ferro fin che non si pieghi, e si piegherà perché sono testardo e sopratutto ho a cuore seriamente la questione ristorazione. Non lo faccio perché cerco le luci della ribalta, me ne frego, sono una persona che è fatta di una sola molecola, il rispetto.

Detto ciò invito tutti i miei colleghi ad essere partecipi in questo confronto, che vuole essere solo ed esclusivamente un confronto di idee e non di nuove associazioni, ce ne sono già tante, e tra queste tante sono anche inutili.

* General manager de Il Villaggio - Jeddah (Arabia Saudita)


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09/09/2011 17:52:00
4) Ci saremo!
Saremo lì ad ascoltare!!!!!!!


07/09/2011 12:47:00
3) Il tema riguarda tutti!
Benissimo, conto proprio di vedere fino a che punto vogliamo ragionare in termini di strategia del Made in Italy dal campo alla tavola, del Made in Italy di prestigio, del Made in Milano EXPO 2015, del falso italiano, della comunicazione, della Ristorazione ovunque si proponga. Il tema riguarda tutti i protagonisti e stakeholder, non solo i Ministeri.


01/09/2011 15:57:00
2) Quando si vuole, le cose si fanno...
Caro Matteo,
Purtroppo quello che hai scritto è la sacrosanta verità, però io non mi fermo certamente perché in Italia ci sono le solite mafie di quartiere, è dimostrato che quando vogliamo le cose si fanno, ho letto la notizia che alcuni consorzi dei formaggi hanno organizzato un tour italiano per promuovere i loro prodotti, un'iniziativa che viene fatta in sinergia, quindi se si vuole le cose si fanno. Quanto al festival della ristorazione, vedremo...i tuoi dubbi sono le mie perplessità profonde e spero che rimangano solo tali. Andiamo avanti...


01/09/2011 12:52:00
1) La divisione rende di più! Purtroppo!
Caro Esposito, l'unione dei cuochi e dei ristoratori non è benvoluta da nessuno, perché la divisione rende di più. Ti faccio qualche esempio per capire, le tante sigle, almeno in Italia, ORPI, BUON RICORDO; JRE; CHIC; UIR; Le SOSTE; FIC, APCI, senza contare le piccole di tipo regionale, pur dimostrando a voce un desiderio di unità in realtà non lo faranno mai, ci sono in ballo tutte le sponsorizzazioni, le quote associative cioè soldi, e i legami politici. Molti nostri colleghi tra l'altro sono pagati per partecipare ai vari eventi tra cui anche la tv, quindi sarà difficile che per un'idealità qualcuno dei grandi faccia il don Chisciotte. Ieri ho incrociato Gualtiero Marchesi reduce a Milano di un incontro con la Brambilla appunto per questa festa della Ristorazione, ho discusso con lui proprio per questo, l'ho pregato di fare in modo che questo evento premi realmente la ristorazione, quella vera, e non la solita sponsorizzata, mi ha promesso che sarà così, purtroppo ho risposto che proprio non ci credo, scatenando una sua ira. Vedremo. Quindi caro Esposito la strada è difficile, questa unità tutti la vogliono, ma nessuno la pratica, non conviene. Io sono con te, ti abbraccio!




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