Non siamo ancora ad una condanna pesante come a
Parigi o
Londra, ma il risultato è destinato a lasciare il segno. Che TripAdvisor abbia
rimosso dei commenti anonimi e diffamatori è infatti un successo importante. E forse nemmeno il portale si è reso conto di quanto stava innescando. Anche perché non è che cancellando dei commenti si risolve la questione e si riacquista verginità. Anzi. La società americana (che continua trincerarsi dietro il suo indirizzo legale anche se opera in Italia...) ha dovuto ammettere implicitamente che i commenti erano falsi. E con questo si apre il ragionevole dubbio che anche tutte le altre critiche (positive o negative che siano) lo possono essere. Altro che trasparenza della rete e libertà di pensiero.
TripAdvisor, con la sua ostinata tutela di una privacy discutibile, in realtà ha finora fatto solo concorrenza sleale usando l'arma della critica (in positivo o in negativo) a vantaggio di chi magari paga per essere più visibile. Ora però l'abbinata delle
denunce di Italia a Tavola e dell'
intervento di un legale hanno messo in discussione il sistema. Ed è attraverso questo varco che devono ora passare altre auspicabili iniziative simili per restituire giustizia a quanti sono stati colpiti da questa conclamata e truffaldina pretesa libertà di opinione.
Resta un fatto su cui è peraltro più che mai urgente un qualche intervento di legge. TripAdvisor ha
cancellato 2 dei 5 commenti che erano diffamatori per un
ristorante di Madonna di Campiglio. Si è però sottratta dal comunicare gli estremi (anche solo le mail) di chi ha insultato gratuitamente e pretestuosamente il lavoro dell'imprenditore trentino. Il tutto difendendo questo sistema aberrante dell'anonimato che permette di scrivere qualunque cosa senza poter trovare dei responsabili visto che la società, come ricordato, ha sede negli Stati Uniti. Alle strette TripAdvisor ha cercato di limitare i danni, ma al tempo stesso ha riaffermato che le sue regole non cambieranno. A questo punto è indispensabile che il mondo della ristorazione e dell'ospitalità alberghiera alzi la voce perché non può restare passivo di fronte a chi tenta di falsare le regole del gioco. I soprusi di questo Golia del web possono cessare. Noi un sassolino lo abbiamo lanciato...
Alberto Lupini
alberto.lupini@italiaatavola.net Articoli correlati:
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