La Giornata mondiale del Turismo che il ministro Michela Vittoria Brambilla (nella foto) ha voluto dedicare alla cucina italiana con l'appoggio della Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) è stata un'occasione per fare il punto sulla situazione della ristorazione, veicolo principale della promozione dell'Italia nel mondo ai fini turistici. All'evento ha partecipato anche il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni che ha rimarcato il ruolo primario del turismo nell'economia del nostro Paese, e che ha però lasciato la sala a intervento del Ministro iniziato.
Il ministro Brambilla ha riconosciuto il valore aggiunto che la ristorazione rappresenta in uno dei comparti che, pur soffrendo, sta cercando di reagire alla crisi. Tuttavia le criticità sono ancora molte e con incosueta decisione (ma riscuotendo un corale consenso dei presenti) il presidente Fipe, Lino Stoppani (nella foto), le ha elencate alla presenza del Ministro a cui ha rivolto non poche critiche. «Se la ristorazione è un valore – è stato uno dei passaggi più applauditi del discorso di Stoppani – andrebbe tutelato (come sta iniziando a fare il ministro Brambilla) e non maltrattato concedendo a tutti la possibilità di somministrazione, senza riguardo ai requisiti per svolgere l'attività o una seria valutazione dell'impatto socio-ambientale che le nostre attività possono produrre sul tessuto urbano». E analogamente ha parlato della mancanza di iniziative sulle sagre tarocche, tema che la Brambilla non ha mai affrontato preferendo occuparsi di contestare il Palio di Siena.. Una netta presa di posizione in linea con le posizioni che da sempre esprime "Italia a Tavola".
Nella giornata è stata avviata anche una nuova iniziativa della Fipe, 'Alla ricerca del piatto perduto”, a cui hanno aderito centinaia e centinaia di ristoranti. In pratica si tratta di inserire nei loro menu una ricetta tipica della loro provincia o della loro regione. Quella particolare pietanza diventerà così il vessillo, simbolo di riconoscimento di un determinato territorio. Un passo in avanti rispetto a quanto da tempo il nostro network sostine e che non può che essere apprezzato.
Sempre nella stessa mattinata è stato poi siglato un protocollo di intesa fra il ministro del Turismo e Fipe per definire regole di comportamento e mettere in risalto ancora di più le specificità territoriali, il senso di ospitalità e soprattutto la professionalità con cui offrire un servizio di qualità in maniera trasparente e corretta. Obiettivo di questo accordo è aiutare i ristoranti che credono nella difesa delle ricette tradizionali ad essere maggiormente visibili, magari anche per il tramite di vetrofanie; per questo è necessario garantire attraverso il Comitato della Ristorazione di Fipe-Confcommercio il livello di interesse e gradimento della ristorazione tipica anche attraverso l'esame dei commenti rilasciati dai turisti e verificare il rispetto degli impegni rispettivamente assunti. Operazione a cui aderiscono al momento Uir e Piatti del buon ricordo, mentre altre associazioni hanno declinato l'invito ed altre dicono di non averne saputo nulla essendo un'invenzione degli ultimi giorni (in linea con le improvvisate del Ministro?).
A conclusione della giornata, sono stati dati riconoscimenti particolari a ristoratori che hanno tenuto alto il nome della buona cucina nel mondo. A ricevere le targhe sono stati: Gualtiero Marchesi, l'Antica Osteria del Ponte di Cassinetta (famiglia Santin) di Lugagnano (Mi), il ristorante Don Alfonso 1890 (famiglia Iaccarino) di Sant'Agata sui Due Golfi (Na), il ristorante Dal Pescatore (famiglia Santini) di Canneto sull'Oglio (Mn), l'enoteca Pinchiorri (Annie Feolde) di Firenze, il ristorante Le Calandre (famiglia Alajmo) di Sarmeola di Rubano (Pd), il ristorante Cracco (Carlo Cracco) di Milano, l'Osteria La Francescana (Massimo Bottura) di Modena, il ristorante il Canto (Paolo Lopriore) della Certosa di Maggiano (Si), il ristorante Albergo del Sole (Francesca e Mario Colombani) di Maleo (Lo) alla memoria di Franco Colombani.
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