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L'ombra della Camorra sull'ortofrutta Sei arresti nei clan mafiosi

Scattate 6 ordinanze di custodia cautelare ad elementi di spicco del clan dei Casalesi-gruppo Schiavone e della famiglia mafiosa Riina-Messina Denaro anche per il tentativo di conquistare il controllo dei trasporti su gomma e della commercializzazione all'ingrosso di prodotti ortofrutticoli

 
27 gennaio 2012 | 15:53

L'ombra della Camorra sull'ortofrutta Sei arresti nei clan mafiosi

Scattate 6 ordinanze di custodia cautelare ad elementi di spicco del clan dei Casalesi-gruppo Schiavone e della famiglia mafiosa Riina-Messina Denaro anche per il tentativo di conquistare il controllo dei trasporti su gomma e della commercializzazione all'ingrosso di prodotti ortofrutticoli

27 gennaio 2012 | 15:53
 

I prezzi della frutta e verdura triplicano (+200%) dal campo alla tavola anche per effetto delle infiltrazioni della malavita nelle attività di autotrasporto sulle quali è stata fatta luce. è  quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente l'operazione della squadra mobile di Caserta e del Centro Operativo Dia di Roma che ha portato sei ordinanze di custodia cautelare nei confronti di elementi di spicco del clan dei Casalesi-gruppo Schiavone e della famiglia mafiosa Riina-Messina Denaro anche per il tentativo di conquistare il controllo monopolistico dei trasporti su gomma e della commercializzazione all'ingrosso di prodotti ortofrutticoli sull'asse Sicilia-Campania-Lazio, sulle tratte da e per i mercati dell'isola verso quelli campani e verso lo strategico mercato di Fondi (Latina).

In un Paese come l'Italia dove oltre l'88% dei trasporti commerciali avviene su gomma, la logistica incide per quasi un terzo sui costi di frutta e verdura. L'operazione conferma che le imprese agricole e i consumatori subiscono l'impatto devastante delle strozzature di filiera su cui si insinua un sistema di distribuzione e trasporto gonfiato e alterato troppo spesso da insopportabili fenomeni di criminalità che danneggiano tutti gli operatori. L'effetto è un crollo dei prezzi pagati agli imprenditori agricoli, che in molti casi non arrivano a coprire i costi di produzione e un ricarico anomalo dei prezzi al consumo che raggiungono livelli tali da determinare una contenimento degli acquisti.

Secondo uno studio Coldiretti/Eurispes l' agromafia con il racket, il pizzo e gli altri fenomeni malavitosi sviluppa a danno delle campagne italiane un giro di affari di 12,5 miliardi di euro (il 5,6% dell'intero business criminale) con la criminalità organizzata che in agricoltura opera attraverso furti di attrezzature e mezzi agricoli, racket, abigeato, estorsioni, o con il cosiddetto pizzo, anche sotto forma di imposizione di manodopera o di servizi di trasporto o di guardiania alle aziende agricole, danneggiamento delle colture, aggressioni, usura, macellazioni clandestine, truffe nei confronti dell'Unione europea e caporalato. Tra i fenomeni preoccupano le intromissioni nel sistema di distribuzione e trasporto dei prodotti alimentari, carne e ortofrutticoli soprattutto, che mettono anche a rischio la sicurezza alimentare delle produzioni oltre a danneggiare gli operatori sotto il profilo economico.


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