Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
domenica 24 novembre 2024  | aggiornato alle 18:23 | 109191 articoli pubblicati

Siad
Siad

“Messico e wurstel” nel Vicentino? Mettiamo filtri contro le sagre inutili

La soluzione più ovvia per risolvere il problema sarebbe quella di far collimare la qualità della ristorazione “seria” con i vantaggi economici della manifestazione. Possibile che nessuno abbia mai pensato di ospitare all’interno di queste manifestazioni grandi firme della culinaria peninsulare?

 
07 settembre 2010 | 11:29

“Messico e wurstel” nel Vicentino? Mettiamo filtri contro le sagre inutili

La soluzione più ovvia per risolvere il problema sarebbe quella di far collimare la qualità della ristorazione “seria” con i vantaggi economici della manifestazione. Possibile che nessuno abbia mai pensato di ospitare all’interno di queste manifestazioni grandi firme della culinaria peninsulare?

07 settembre 2010 | 11:29
 

Il mondo della ristorazione è da considerarsi come eterogeneo, diversi metodi di servire il cibo con l'unico scopo di provocare una certa soddisfazione da parte del cliente. Fino a qui ci siamo, pura e semplice definizione, ma adesso cerchiamo di differenziare i livelli perché tutti hanno la capacità di offrire pasti ma quanti oltre ai piatti sono in grado di proporre una nuova dimensione artistica del gusto?

Nasce quindi l'idea di cuoco, padrone di una fucina che sforna sapori impastati a emozioni, ricordi di un trascorso frutto della lunga esercitazione tecnica.

Le esposizioni artistiche mal si conciliano però con la crisi e la conseguente ed esigua capacità di spendere da parte dei consumatori, che tenderanno quindi a usufruire di servizi di ristorazione più economici come a esempio le sagre.

è ora perciò di raccontarvi un aneddoto che vi chiarirà meglio la mia posizione a riguardo. Un giorno d'estate mi trovavo a Montegalda (Vi) per svolgere un documentario sulla distillazione, al ritorno dovetti prendere necessariamente la Riviera Berica e attraversare Longare, paesino situato a pochi chilometri di distanza dalla città di Vicenza. In questo caso è necessario sottolineare il luogo per far capire il mio sconcerto nel vedere lo striscione promozionale di una sagra dal tema alquanto bizzarro:”Mexico e wurstel”.

Cos'abbia a che fare il Messico con la cultura tipicamente teutonica di confezionare insaccati suini resta un dubbio, tanto più considerando che il tutto si svolge in un paese italiano che potrebbe quindi disporre di materie prime di qualità eccelsa.

Tralasciamo peraltro il discorso dell'abbinamento correlato al clima, sfido chiunque a digerire fagioli e maiale durante le notti afose d'estate, preferisco invece concentrarmi sull'aspetto etico della vicenda, Longare è un esempio fra tanti altri di come in Italia l'affare sagre venga inflazionato e dato in mano a Pro loco della zona dotate di scarse capacità organizzative e gestionali. La soluzione più ovvia sarebbe perciò quella di collimare la qualità della ristorazione 'seria” con la vantaggiosità economica della sagra. Possibile che nessuno abbia mai pensato di ospitare all'interno di queste manifestazioni grandi firme della culinaria peninsulare?

è possibile, tanto più considerando che se il trend dei consumi continuerà a evolversi verso questa linea, grossolana, avremo come risultato una dispersione a macchia d'olio di una controversa tipicità del prodotto e il fallimento a domino della ristorazione vera. Perché, detto in termini grezzi ma efficaci, il ristoratore fa i conti con le tasse, l'entrate e le uscite mentre l'organizzazione delle sagre spesso elude questi meccanismi fiscali avendo quindi una prospettiva e un margine di guadagno sensibilmente più alto.
Mexico e Wurstel? No, grazie.


Articoli correlati:
Anche i media contro la sagra-mania Semaforo rosso per quelle tarocche
Un'altra estate di sagre tarocche Politici troppo indifferenti
Manifesto delle sagre in Toscana Censite quelle autentiche
Fiepet Brescia: Necessario distinguere tra sagre vere e feste a scopo di lucro
Sagre, in Toscana e Lombardia i ristoratori in prima linea
Festa della Bresaola a Chiuro Più che una sagra, solo uno spot
No alle feste in piazza a Brescia L'Arthob lancia una petizione
Confesercenti Lombardia vs sagre Proposto un nuovo regolamento
Sagre, precursori, Cavalieri Troppi i volti della politica
Pace fatta tra ristoranti e sagre Collaborazione per il territorio
Fipe e Pro loco uniscono le forze Protocollo per le sagre autentiche
Sagre, una "piaga" per la ristorazione La Fipe chiede nuove regole
Feste e sagre selvagge Da Brescia 10 regole chiare
Ristoranti di Padova vs sagre Serve un 'moralizzatore”
Sono davvero troppe le false sagre. Ora deve intervenire il Governo
Sagre, sono tarocche 2 su 3 Servono regole per quelle buone
Caro sindaco... troppe feste di piazza Nel cremonese appelli senza risposta
Polemiche su sagre e feste di piazza Pace fatta tra Fipe e pro loco italiane?
Scibilia su sagre e ristorazione Lettera aperta al presidente Fipe
Basta sagre o feste di piazza In campo anche la Fiepet-Ferrara
Sagre all'italiana: il vizio ...di non fare il proprio mestiere
Fipe: Sì alle sagre, no alla concorrenza sleale
Paolini da 'Il Gastronauta” «No alle grandi grigliate»
Troppe sagre e tavolate Il caso si fa nazionale
Ora è davvero tempo di regolare le sagre Da Governo e Regioni servono atti concreti
La Fipe scende in campo: Ristoratori penalizzati dalle sagre
Ora i ristoratori alzano la testa Anche da Bergamo 'no” alle sagre
Ristorazione vs sagre di piazza Da Brescia un primo spiraglio
Troppe sagre nelle piazze italiane Solo nel bresciano oltre 1500 nel 2008
Feste popolari e di piazza I ristoratori bresciani dicono "no"

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Bonduelle
Debic
Di Marco
Vini d'Abruzzo

Bonduelle
Debic
Di Marco

Vini d'Abruzzo
Italmill